"Se
dovessi dare un titolo alla mostra la chiamerei il legno, la passione e il
fuoco ", e non trovo nessuna obiezione da fare alle tre parole. Una mostra
del legno e con il legno, quella presente nella chiesa di San Nicolò dal
13 al 16 ottobre: opere di due artisti romani, Alessandro Piccerillo ed
Angelo Melaranci, che ormai da anni coltivano la passione della
lavorazione di questo materiale, antico e semplice al tempo stesso.
L'inaugurazione dello scorso giovedì, che ha visto presente tra gli altri
anche il sindaco di Jesi e quello di Castelplanio, ha dato il via ad
un'esposizione di opere di carattere differente, accomunate dalla passione
per il legno e da una forte amicizia degli artisti. Il primo di essi,
partendo da foto in bianco e nero, ha realizzato una serie di quadri
pirografati dai soggetti più vari. Si va da scorci di vicoli di Genzano di
Roma, città natìa di entrambi gli artisti in mostra, ad immagini sacre,
realizzate anche appositamente per il luogo dell'esposizione.
"Tutto parte dal mio amore per la fotografia", precisa Piccerillo "e
l'immagine prende forma sul legno grazie al fuoco del pirografo. Un
soggetto cui mi accingo a lavorare sono gli anziani: i loro visi sono
estremamente espressivi, le loro rughe celano intere storie da raccontare,
anche attraverso l'immagine".
Diverso, ma non per questo meno suggestivo, è il campo di indagine di
Melaranci, pianista, pittore, ed in ultimo scultore: "Le mie prime opere
risalgono a quattro cinque anni fa, traducendo in linguaggio plastico
musica e pittura", mi dice. Immagini sacre, animali, figure umane che
escono dal legno nella volontà di parlare, quasi di liberarsi.
di Giorgia Barboni
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